Illusioni Ottiche, La Mini-Guida Completa 3/5

Indice

La Fovea e Le Saccadi

E’ difficile accorgersi della ridotta dimensione del campo visivo utile dal momento che il cervello corregge l’immagine portandola a fuoco proprio grazie ai continui movimenti oculari di esplorazione dell’ambiente. Se il cervello non intervenisse in questo processo gli occhi non basterebbero: è stato calcolato che se tutta la retina avesse il potere visivo della fovea il nervo ottico che porta le informazioni dagli occhi al cervello dovrebbe avere un diametro di oltre sessanta centimetri.

Il mondo contiene troppo informazioni visive, ma l’evoluzione ha saputo risolvere il problema inventando la fovea che vede bene solo piccole porzioni e lascia ad altre parti del cervello il compito di ricomporre l’immagine. Non possiamo fissare lo sguardo neanche se ci sforziamo: dopo pochi decimi di secondo la pupilla “traballa” come se fosse scomoda in quella posizione e devia di qualche frazione di millimetro per poi ritornare magari nella posizione originaria.

Lo sguardo umano si sposta continuamente in un alternarsi di “saccadi” (cioè movimenti rapidi degli occhi) e pause di fissazione e segue percorsi precisi: osservando un volto per esempio lo sguardo si ferma sugli occhi, poi passa alla bocca e al naso. Successivamente esplora i contorni del viso fermandosi pochissimo sulle guance e fronte.

Un tracciato che quasi ridisegna il volto osservato e che ha il punto di partenza e di arrivo sui lineamenti più importanti (occhi o bocca) e che focalizza l’attenzione nelle zone dove si trovano i muscoli che danno luogo a espressioni come ansia paura o gioia.

L’Effetto Telecamera

Durante i movimenti oculari il cervello si occupa anche di spegnere la visione per evitare l’effetto telecamera cioè le strisciate che è anche possibile vedere a volte alla televisione quando un cameramen sposta rapidamente l’obiettivo della telecamera da un punto all’altro.

telecameraCiò significa che per circa un quarto del tempo durante il quale noi siamo svegli siamo ciechi: una saccade dura in media 50-100 millisecondi mentre le pause di fissazione (durante le quali l’occhio vede perfettamente) sono un po’ più lunghe: circa 200-400 millisecondi.

Se consideriamo allora una normale giornata di veglia di 16 ore, per circa 4 ore noi non vediamo nulla! Per verificarlo basta guardarsi allo specchio e muovere lo sguardo rimanendo sempre nello spazio dello specchio: è impossibile vedere gli occhi che si spostano. Sembrano essere fissi anche se di volta in volta in punti diversi.

Infatti durante lo spostamento siamo ciechi! Se invece guardiamo qualcun altro compiere la stessa operazione vedremo i suoi occhi che si muovono. Questi brevissimi black-out della vista possono provocare anche degli errori grossolani di valutazione delle distanze. Le saccadi infatti possono ingannare ad esempio un guardalinee durante una partita di calcio.

 

 

Gli Scherzi Dell’Emisfero Sinistro

L’area destinata al linguaggio occupa gran parte dell’emisfero sinistro del nostro cervello e, per contro, la maggioranza delle informazioni visive è elaborata dall’emisfero destro.

In quest’area però a causa del chiasma ottico, cioè dell’incrocio dei nervi oculari, arrivano soprattutto le immagini provenienti dalla metà sinistra del campo visivo.

Ecco perchè la maggior parte di coloro che guardano le due immagini riportate qui sotto, avranno l’impressione che l’uomo più allegro sia quello nella foto B anzichè di quello nella foto A.

sinistro1
Foto A
sinistro1_a
Foto B

Nella foto B la parte sorridente è a sinistra ed è quella che verrà maggiormente tenuta in considerazione nell’intepretazione, perchè recepita dalla metà destra del cervello, emisfero che è appunto maggiormente predisposto all’elaborazione delle immagini.