Da recenti indagini è ancora scarsa l’attenzione per la salute oculare degli italiani: il 70% circa dei genitori ritiene che una visita oculistica “non sia strettamente necessaria”
Anche in un’esperienza sul campo, promossa da CDV nell’autunno 2011, è emerso che «solo il 30% dei bambini aveva effettuato le visite a 3 anni e 5 anni con un buon livello di “coscienza” delle problematiche eventualmente riscontrate.
Tra chi ha fatto le visite risulta che: il 6% dei bambini tra 1 e 5 anni presenta difetti visivi (strabismo, ipermetropia, astigmatismo e miopia), circa il 4% porta occhiali correttivi (66% di chi ha difetti visivi), il 34% non corregge il difetto.
Forse cambierebbero idea se sapessero che c’è un rapporto direttamente proporzionale tra il vederci bene e l’andare bene a scuola.
L’apprendimento viene facilitato quando si utilizzano bene entrambi gli occhi, quando le informazioni visive si combinano con quelle provenienti dagli altri sensi e questo ‘insieme’ consente di intraprendere azioni rapide, precise e risposte corrette.
Ecco dunque che sottoporre i propri figli a controlli mirati è fondamentale. Visite regolari e tempestive consentono di evidenziare problemi comuni e diffusi, come la miopia. O portare alla luce altri disturbi: ipermetropia, astigmatismo, strabismo.
Fonte CDV Commissione Difesa Vista