Viagra: Effetti Collaterali sulla Visione

Come per tutti i farmaci anche per questo tipo di medicinale esistono degli effetti collaterali. Quelli più frequentemente riportati negli studi clinici, effettuati sulle conseguenze oculari durante la terapia, sono stati generalmente transitori e di grado lieve-moderato. Su 3000 pazienti che hanno assunto il VIAGRA si è ottenuta una percentuale di alterazioni alla visione del 2,7%.

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L’incidenza complessiva degli effetti collaterali è aumentata con la maggior posologia del farmaco. I disturbi maggiormente riscontrati sono stati:

  • cefalea 16%
  • vampate 11%
  • disturbi digestivi 7%
  • congestione nasale 4%
  • sindrome pseudo-influenzale 3%
  • infezioni del tratto urinario 3%
  • diarrea 2,5%

Effetti sulla visione

Gli studi di laboratorio hanno dimostrato che la fosfodiesterasi tipo 6 (PDE-6) della retina gioca un ruolo importante nella traduzione visiva. Il VIAGRA presenta una selettività 10 volte maggiore per la PDE-5 presente a livello della muscolatura liscia del corpo cavernoso, tuttavia l’azione a livello oculare provoca un effetto reversibile, dose-dipendente, sui parametri dell’elettroretinogramma e sulla iperpolarizzazione in risposta alla luce, compatibile con l’inibizione della PDE-6 retinica.

I risultati dell’osservazione dei pazienti che assumevano il VIAGRA a dosi fino a 200 mg (il doppio rispetto alla dose massima raccomandata) hanno dimostrato che l’unico effetto acuto sulla visione era una lieve e temporanea alterazione nella distinzione dei colori nel range blu/verde in alcuni soggetti. Non sono state dimostrate alterazioni clinicamente significative in una serie di altre misurazioni oggettive della funzionalità visiva, incluse l’acuità visiva (Tavola di Snell), la sensibilità del contrasto, la pressione intraoculare, il reticolo di Amsler, il campo visivo e il recupero dopo test fotostress.

L’alterazione della visione (descritta come visione sfumata dei colori, aumentata percezione della luce o visione indistinta) generalmente temporanea, lieve o moderata, raramente ha provocato l’interruzione del trattamento.