Uveite erpetica

Con il termine uveite erpetica si intende una infiammazione dell’occhio causata da herpes simplex virus (HSV) oppure da varicella zoster virus (VZV).

LE CAUSE DELL’INSORGENZA DI UVEITE ERPETICA

L’uveite erpetica ha di norma origine dalla riattivazione di un’infezione latente. I virus cioè rimangono silenti nel corpo del paziente anche per diversi anni per poi riattivarsi a causa di una serie di fattori quali stress psico fisico, malattie debilitanti, eccessiva esposizione ai raggi solari, riduzione delle difese immunitarie e – nel caso del varicella zoster virus – l’età avanzata.

Oltre alla riattivazione virale, l’uveite erpetica può anche essere determinata dal contagio cutaneo con una persona già colpita da herpes oculare, labiale o cutaneo.

Il contagio può avvenire anche per autocontaminazione: è sufficiente sfregarsi gli occhi dopo avere toccato una parte del proprio corpo colpita da herpes (per esempio le labbra) per diffondere l’infezione.

DIVERSE TIPOLOGIE DI UVEITE ERPETICA

Generalmente l’uveite erpetica non causa danni irreversibili all’occhio. Solo in casi di infezioni recidive e molto gravi si è riscontrato l’insorgere di abrasioni, ulcere corneali e cicatrici permanenti che possono causare una riduzione o la perdita della capacità visiva.
La gravità o meno dell’uveite erpetica è infatti determinata dalla profondità dell’infezione che, coinvolgendo, in ordine di gravità crescente, la cornea superficiale, la cornea profonda, l’ iride o la retina, dà vita a diverse tipologie della malattia:
– Cheratite da herpes. E’ la più diffusa e colpisce solo lo strato superficiale della cornea. L’infezione causa il danneggiamento dell’epitelio dalla superficie corneale, generando piccole erosioni puntiformi e disseminate. Le recidive (cheratite secondaria) si presentano sotto forma di cheratite epiteliale (anche detta cheratite dendritica), caratterizzata da una lesione ramificata dell’epitelio corneale che ricorda le venature di una foglia.
– Cheratite stromale. E’ un’infezione più profonda e rischiosa in quanto colpisce lo stroma, cioè il tessuto profondo della cornea. Si distingue fra cheratite stromale immune e necrotizzante. La prima, più comune, è una manifestazione cronica dovuta a infiammazione del tessuto; la seconda, più rara, è dovuta direttamente all’infiltrazione del virus nel tessuto e comporta ulcere e necrosi.
– Iridociclite. Si manifesta quando l’infezione da Herpes ha raggiunto l’iride e il corpo ciliare dell’occhio.
– Retinite erpetica. E’ la più grave patologia oculare virale in quanto l’infezione colpisce la retina. L’infezione, fortunatamente rara, genera emorragie e una necrosi fulminate della retina che porta alla perdita totale della vista.

DIAGNOSI E SINTOMI DELL’UVEITE ERPETICA

L’uveite erpetica si manifesta con sintomi molto simili a quelli tipici di una congiuntivite virale. Solo la diagnosi medica con oftalmoscopio e lampada a fessura, unita ad esami quali l’esecuzione di PCR (reazione a catena della polimerasi) su un campione di umore acqueo prelevato dall’occhio del paziente durante l’episodio di uveite, è in grado di distinguere le due diverse patologie e prescrivere l’opportuno trattamento. Come riscontrato nei diversi casi di infiammazione oculare, i sintomi più comuni di uveite erpetica sono:
– gonfiore palpebrale,
– sensazione di corpo estraneo nell’occhio,
– eccessiva lacrimazione,
– arrossamento degli occhi,
– fotofobia con o senza diminuzione dell’acuità visiva.

Alcuni pazienti possono anche provare dolore che, in alcuni casi, può risultare molto acuto.

IL TRATTAMENTO DELL’UVEITE ERPETICA

L’uvette erpetica si cura attraverso trattamento farmacologico. Di norma Acyclovir è il farmaco antivirale di riferimento quando le condizioni virali oculari si verificano in pazienti immunocompetenti.
A titolo di esempio riportiamo qui di seguito le terapie più comuni a seconda del tipo di patologia:
– uveite erpetica associata a herpes zoster cutaneo: in questi casi il trattamento consiste nell’assunzione di Acyclovir orale per il trattamento cutaneo più Acyclovir topico in caso vi sia un compromesso corneale. Se si è riscontrata un’uveite anteriore il trattamento deve comprendere steroidi topici la cui frequenza di assunzione dipende da due variabili: se vi è un coinvolgimento dell’epitelio corneale (assunzione 2-4 volte al giorno fino a quando non diminuisce il coinvolgimento epiteliale) e il grado di uveite anteriore.
– uveite associata a dendriti epiteliali: utilizzare in questi casi una combinazione di Acyclovir e corticosteroidi topici seguendo le stesse linee guida del caso precedente. Nessun trattamento con Acyclovir orale è necessario, poiché la penetrazione nella camera anteriore di questo antivirale è maggiore per via topica che per via orale.
– uveite erpetica anteriore della cornea senza compromessi: in questi casi è di norma sufficiente il trattamento steroide topico senza alcun trattamento antivirale. L’applicazione del farmaco va localizzata sul rigonfiamento palpebrale che si verifica come una risposta infiammatoria all’antigene virale.