Torino, l’oculistica dell’ospedale Valdese rinasce al Mod grazie al privato low cost

luigi fusi andrea valliIl personale, i macchinari e i servizi sono gli stessi, così come i prezzi. A essere cambiato è solo il luogo: non più l’ospedale Valdese, chiuso tra le polemiche a fine 2012, ma una nuova clinica privata, il M.O.D., in corso Massimo D’Azeglio 43 a Torino. Così il reparto di oculistica che, dal 1996 lavorava con successo all’ospedale Valdese, è rinato da quest’anno a nuova vita, per continuare a fornire ai pazienti lo stesso servizio con costi che si avvicinano a quelli del ticket pubblico.

«Abbiamo deciso di portare avanti l’esperienza del Valdese e di non lasciarla morire insieme all’ospedale – dice Andrea Valli, il medico responsabile della struttura -. La nostra esperienza riparte da qui: il team è sempre lo stesso ed è composto da 38 persone tra medici, ortottisti, infermieri, amministrativi e impiegati. Anche i macchinari sono gli stessi, trasferiti nei nuovi locali. Insomma, al Mod troverete la stessa qualità e lo stesso servizio del Valdese a costi estremamente competitivi anche se, da service accreditato in una struttura pubblica, siamo diventati una realtà privata».

La formula scelta è quella del privato low cost: «Una soluzione destinata a essere sempre più diffusa, visto che il servizio pubblico deve sempre più fare i conti con problemi di cattiva gestione e tagli – prosegue Valli -. Precisiamo però: siamo low cost solo nei costi per il paziente, ma non nel servizio che è anzi di prima qualità. Riusciamo a offrire un tariffario simile a quello del ticket pubblico, grazie a un’ottimizzazione dei costi e di gestione delle risorse. Abbiamo messo in piedi una struttura snella ed efficiente, con orari di apertura ridotti, dalle 8 alle 20. Pur non essendo prevista la degenza notturna, riusciamo comunque a garantire la stragrande maggioranza degli interventi in day hospital».

Gli ex oculistici del Valdese, sono insomma riusciti a sfruttare intensivamente strutture e apparecchiature, contando su medici di elevata e riconosciuta professionalità. Il guadagno è più risicato, ma dovrebbe essere compensato dai grandi numeri. Il risultato sono prestazioni di alto livello, ma con prezzi che si avvicinano ai ticket da pagare nella sanità pubblica. Qualche esempio? L’Oct, un esame per la retina, costa 48.50 euro con il ticket e al Mod 50.

La chiusura dell’oculistica del Valdese, intanto, sta già avendo ripercussioni negative per i piemontesi: il reparto del Valdese garantiva all’anno 2300 interventi e quasi 43mila visite. “Orfani” di questa realtà, i pazienti si sono riversati sulle altre strutture pubbliche di Torino, facendo lievitare le liste di attesa che oggi arrivano non solo al 2014, ma si spingono addirittura al 2015. «Rivolgetevi con fiducia al Mod – assicura Valli -. Troverete lo stesso servizio del Valdese agli stessi costi. E con liste d’attesa decisamente più ridotte». Per contattare il Mod di corso Massimo d’Azeglio, consultate il sito www.oculista.it o chiamate il numero 011/6633692.