Convertire l’energia dinamica generata dai movimenti degli occhi in energia elettrica. Immagazzinare questa energia ed utilizzarla a piacimento per scattare fotografie con un battito di ciglia o filmare ciò che si vede. Inviare poi le immagine tramite connessione wireless al proprio computer, tablet o smartphone. Il tutto tramite una speciale lente a contatto che, dotata di obiettivo e di dispositivo di accumulo e deposito energetico, è in grado di agire come una macchina fotografica integrata all’occhio umano.
Quello che oggi sembra fantascienza potrebbe tramutarsi presto in realtà: Samsung ha infatti recentemente depositato domanda di brevetto per “Lenti a contatto con una unità di raccolta di energia”.
Le avveniristiche e ultratecnologiche lenti studiate dal colosso dell’informatica coreano conterrebbero dunque, oltre a micro display e fotocamera per scattare le immagini, un componente di natura piezoelettrica stratificato all’interno dell’obiettivo in grado di accumulare l’energia prodotta dal movimento e rendere quindi energicamente indipendenti le lenti. E’ quello che viene definito “Power Harvesting” o “Energy Scavenging”, una modalità di raccolta dell’energia da fonti alternative, con la possibilità di immagazzinarla e riutilizzarla a piacere da parte di colui che la produce, in questo caso la persona che ha scelto di indossare le lenti.
Ancora in fase di studio, e ben lontane dall’essere commercializzate, le lenti potrebbero trovare applicazione anche in campo medico.