Occhio Secco e Gravidanza

L’occhio secco è un’infiammazione molto comune e spesso non diagnosticata, che può affliggere la donna in gravidanza quando i livelli ormonali modificano ogni cosa.

gravidanza

Molti sono i fattori che possono provocare la secchezza oculare (dry eye) e comprendono:

  • l’ambiente esterno
  • le infezioni palpebrali
  • i medicamenti orali
  • l’età
  • fattori ereditari
  • il fumo
  • gli abusi di preparati multivitaminici
  • l’artrite
  • la  terapia ormonale sostitutiva.

L’occhio secco è molto più comune nelle donne che negli uomini: l’abbassamento degli ormoni androgeni nella donna (sono presenti in piccole quantità) con l’avanzamento dell’età la espone maggiormente a tale patologia.

Durante la gravidanza il livello ormonale estro-progestinico aumenta e sopprime quasi completamente il livello degli androgeni imitando così la patologia dell’occhio secco tipico della popolazione femminile più anziana.

Lo stato di gravidanza è generalmente un periodo molto salutare, pieno di anticipazioni e importantissimi cambiamenti del corpo; particolarmente nell’ultimo trimestre il livello di estrogeni è molto superiore a quello degli androgeni e questo provoca
effetti importanti sulla superficie oculare.

Nel primo trimestre di gravidanza inoltre la nausea e il vomito (molto comuni in questa fase) possono provocare disidratazione delle mucose comprensive di quelle oculari. In aggiunta gli anti-emetici (contro il vomito), considerati utili per la donna gravida, possono indurre la secchezza della superficie oculare per decremento della produzione della componente acquosa (una delle tre componenti principali) del film lacrimale.

Attualmente come terapia sono disponibili dei sostituti lacrimali, ma il loro uso è solo palliativo e comportano benefici solo per brevi periodi. Per contro gli antinfiammatori possono sì ridurre gli effetti ma non i sintomi.

L’infiammazione della superficie oculare che provoca la sua secchezza è molto eterogenea però è universalmente accettato che tale patologia può compromettere il risultato di un intervento corneale, di una cataratta o di altri procedimenti a carico  della superficie oculare.

Come già detto i sintomi dell’occhio secco spesso migliorano con il trattamento sostitutivo, ma l’infiammazione generalmente non è curabile. Il miglioramento e la preservazione della vista e la prevenzione sono la chiave verso il successo terapeutico. Il controllo dell’ambiente in cui si vive e una maggiore valutazione sull’uso dei farmaci sistemici possono essere azioni vincenti per il miglioramento clinico.

I pazienti con diagnosi clinica di occhio secco possono avere sollievo dalla semplice modifica di alcune azioni comportamentali: ad es. leggere alternando intervalli di riposo regolari, oscuramento dei videoterminali che diminuisce l’apertura delle palpebre e quindi la superficie di esposizione con l’esterno, aumentare l’umidificazione ambientale.

Dal mondo della medicina è in arrivo un nuovo trattamento farmacologico con grandi aspettative: la Ciclosporina. Questa sostanza usata in emulsione topica generalmente riduce la secchezza della superficie oculare aiutando il paziente a produrre proprie lacrime.

Di solito la Ciclosporina è indicata per le patologie da occhio secco lievi o medie, ma sono questi i pazienti che se non diagnosticati in tempo evolvono verso un occhio secco cronico e importante. Tali farmaci a base di Ciclosporina possono tuttavia essere usati anche dalle donne in gravidanza senza controindicazioni, previa autorizzazione del proprio ginecologo.