La Melatonina Può Migliorare il Sonno dei Non Vedenti

Oltre alla mancanza della vista, molto spesso i non vedenti soffrono anche di problemi relativi al sonno:  proprio per il fatto che non recepiscono la luce, elemento fondamentale nella regolazione biologica del sonno e della veglia, spesso dormono poco e male.

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Dall’Inghilterra arriva la notizia che un gruppo di ricercatori della University of Surrey sta lavorando a un rimedio: la somministrazione di melatonina,  ovvero dell’ormone che regola il ritmo sonno veglia, e che viene secreto da una ghiandola nel cervello, l’epifisi, ma solo quando è buio.

Normalmente, il picco nella produzione di melatonina si ha verso le quattro del mattino, mentre nei non vedenti può verificarsi a qualunque ora del giorno o della notte, appunto perché viene a mancare l’elemento ‘spia’ per eccellenza, cioè la luce. Di conseguenza, i ciechi riposano male di notte, e spesso devono dormire qualche ora di giorno per recuperare il sonno perduto.

Per verificare se la melatonina da sola sia in grado di regolare e normalizzare l’orologio biologico dei ciechi, i ricercatori inglesi l’hanno somministrata a sette soggetti con il sonno gravemente disturbato, notando notevoli miglioramenti. Ma resta un problema:  il trattamento funziona solo se ‘personalizzato’ sulla base dell’orologio biologico individuale, vale a dire se si è a conoscenza del momento preciso in cui avviene il picco nella produzione di melatonina.