Malattie del Vitreo: Uveite, Iridociclite, Toxoplasmosi, Toxocariasi, Retinite da Candida e Citomegalovirus

L’uveite  è un termine generico che definisce un’infiammazione intraoculare. L’uvea è in particolare lo strato vascolare che ricopre l’occhio e che comprende l’iride.

Iridociclite cronica

Causa delle uveiti sono le infezioni batteriche, le infezioni virali ed in alcuni casi le risposte immunologiche dell’organismo che perpetuano infiammazioni croniche.

Uveiti anteriori

  • Uveite anteriore acuta non granulomatosa

Questa sindrome, comunemente detta irite o iridociclite, colpisce la parte anteriore dell’occhio ed è tra le più frequenti. L’infiammazione si caratterizza per iperemia, dolore, fotofobia dovuta a spasmo ciliare e a diminuzione della visione.

I pazienti affetti vengono immediatamente sottoposti a terapie antibiotiche o antivirali, nei casi più gravi possono essere necessarie settimane o mesi affinché l’infiammazione (flogosi) si risolva completamente.

  • Iridociclite cronica nell’artrite reumatoide giovanile

Questo tipo di malattia non dà dolore e chi ne è colpito spesso non si accorge della presenza dell’ infiammazione. L’interessamento articolare solitamente precede la comparsa della patologia a livello oftalmico, ma a volte può presentarsi successivamente alla diagnosi di uveite.

In genere i soggetti coinvolti sono giovani donne che hanno un fattore reumatoide negativo.

Per il trattamento si ricorre all’impiego di cicloplegici e antinfiammatori steroidei. Purtroppo spesso intervengono effetti collaterali che inducono cataratta e glaucoma trattabili chirurgicamente.

Uveiti posteriori

  • Toxoplasmosi

Questa condizione colpisce i tessuti più profondi dell’occhio: vitreo, retina, coroide, sclera posteriore e nervo ottico. La toxoplasmosi è una delle forma più comuni di uveite posteriore, causata da un parassita intracellulare. Generalmente si contrae per l’ingestione di carni infette non cotte o dall’aspirazione di materiale fecale di gatti infetti.

I sintomi sono simili a quelli dell’influenza ma il micro-organismo può penetrare nell’occhio e provocare l’infezione intraoculare. Si manifesta con un rigonfiamento retinico bianco-giallastro e con un annebbiamento della visione oftalmoscopica. Un efficiente sistema immunitario spesso è in grado di controllare l’infezione intraoculare.

La terapia si rivolge urgentemente alle aree in cui può esservi compromissione visiva. Si utilizzano antibiotici e nei casi più gravi corticosteroidi, sempre sotto stretto monitoraggio per l’insorgere di eventuali effetti collaterali.

  • Toxocariasi

La Toxocara è un’importante parassita intestinale. Ne vengono colpiti i bambini e gli adolescenti che contattano il parassita per via alimentare.

Il sintomo principale è l’offuscamento della vista e la formazione di un granuloma nella coroide. La malattia è autolimitante e l’unica terapia antinfiammatoria è a base di corticosteroidi.

  • Retinite da candida

Questo tipo di uveite interessa particolarmente i pazienti affetti da AIDS, gli emodializzati, gli iperalimentati e i tossicodipendenti.

All’inizio i sintomi risultano lievi, in seguito i soggetti portatori lamentano la presenza di corpi mobili che riducono la visione.

Il trattamento consiste nella somministrazione di antimicotici per via endovenosa od orale.

La diagnosi oftalmologica può essere di grande aiuto nel ridurre i problemi visivi, riconoscendo prontamente le caratteristiche lesioni di questa malattia.

  • Retinite da Cytomegalovirus

Malattia frequente negli immunodepressi è la prima causa di affezioni oculari tra i malati di AIDS.

I sintomi si manifestano in assenza di dolore ma con un evidente diminuzione del potere ottico. La retinite inizia in periferia ed avanza solitamente verso il polo posteriore, il virus attacca le cellule contigue e si estende nello strato delle fibre nervose.

La terapia consiste nella somministrazione di antivirali mentre altri farmaci sono in via di sperimentazione.

La prognosi dipende dalla quantità di retina compromessa o distrutta e dall’anticipo con il quale ci si rivolge ad uno specialista.

  • Epiteliopatia posteriore acuta multifocale a placche

E’ un processo patologico insolito che colpisce individui sani in seguito ad malattie virali. Le lesioni si manifestano a livello dell’epitelio pigmentato e i pazienti possono lamentare punti fissi intorno all’area di fissazione centrale, senza perdere però l’acuità visiva che rimane invariata.

Per il trattamento hanno un ruolo importante i corticosteroidi se vi è compromissione della vista.