Le Leggi Che Governano La Motilità Oculare

La motilità oculare è un processo estremamente complesso e regolare, governato da quattro leggi fondamentali. La prima è la legge di Sherrington (legge dell’innervazione reciproca).

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E’ una legge valida per tutti i muscoli striati del corpo umano e prevede che per ogni azione compiuta da un muscolo definito agonista, ne avvenga una contraria ad opera di un altro muscolo detto antagonista. La seconda, conosciuta come legge di Hering o legge della corrispondenza motoria, è valida solo per i muscoli oculari e stabilisce che ogni muscolo di un occhio ha un corrispondente nell’altro occhio che compie la stessa azione.

Questo vuol dire che gli impulsi motori arrivano ai due occhi in modo integrato, identico, sia nel caso inducano una contrazione, sia nel caso inducano un rilassamento. I due muscoli vengono detti «aggiogati» o sinergisti collaterali.

La terza legge è la legge di Donders, la quale prevede che per ogni posizione dell’occhio, e quindi per ogni posizione dell’asse dello sguardo, sia possibile un unico orientamento dei meridiani della retina, in modo che non siano possibili orientamenti casuali dell’occhio intorno all’asse di sguardo. Quando guardiamo in un punto, o in una direzione, il nostro sguardo non deve oscillare, altrimenti avremmo una visione simile alle riprese di una videocamera amatoriale.

L’ultima legge è conosciuta come legge di Listing. In sostanza è una ripresa della legge di Donders: dice che ogni movimento oculare che sposti il bulbo dalla posizione iniziale deve avvenire secondo i meridiani retinici, senza torsione. Questo vale tanto per le deviazioni orizzontali e verticali, quanto per quelle «oblique».

Le quattro leggi e la loro concomitanza sono indispensabili per una corretta motilità oculare. In caso contrario, infatti, si vedono comparire forme di strabismo più o meno gravi: da quelle che comportano soltanto un deficit estetico a quelle che provocano scompensi funzionali alla vista.