La mente vede attraverso gli occhi

di Anna Maria Nappo
(medico psicoterapeuta)

1) Neuroscienze
2) Circuiti neurali e sistemi
3) L’occhio e la neuroscienza
4) Il controllo inconscio delle emozioni sui processi mentali superiori
5) Gli occhi svelano la memoria inconscia
6) E.M.D.R.
7) Medicina psicosomatica dell’occhio
8) Le immagini della mente attraverso gli occhi

Neuroscienze:
L’ambito delle neuroscienze, un tempo solo studio scientifico del sistema nervoso, si è ampliato per includere diversi studi interdisciplinari che collaborano con altri settori quali la chimica, informatica, ingegneria, linguistica, matematica, medicina e discipline affini, filosofia, fisica e psicologia.

Si parla ora di neurobiologia e le tecniche usate dai neuroscienziati hanno permesso di ampliare gli studi scientifici e soprattutto i recenti progressi sono stati aiutati dallo studio delle reti neurali.

Circuiti neurali e sistemi:
I circuiti neurali vengono studiati per meglio comprendere come questi vengono utilizzati anatomicamente e fisiologicamente per la produzione di funzioni quali riflessi, integrazione sensoriale, coordinazione motoria, risposte emotive e di apprendimento e memoria.

A livello cognitivo, la neuroscienza cognitiva affronta la questione di come funzioni psicologiche sono prodotte da circuiti neurali. L’emergere di potenti tecniche di misura nuovi, come neuroimaging (ad esempio fMRI, PET, SPECT), elettrofisiologia, e l’analisi genetica umana combinata con sofisticate tecniche sperimentali di psicologia cognitiva permette a neuro scienziati e psicologi di rispondere alle domande astratte come ad esempi la cognizione umana e l’emozione che sono mappati su specifici substrati neurali (Wikipedia).

L’occhio e la neuroscienza e Il controllo inconscio delle emozioni sui processi mentali superiori
Gli studi attuali di neuroscienze rivelano che le tracce dei ricordi possono essere rilevate dai movimenti oculari, anche quando non si è in grado, o magari non si vuole, di portarli alla memoria; e per la prima volta è stato dimostrato sperimentalmente il meccanismo cerebrale inconscio che interferisce con i processi mentali di alto livello per ridurre al minimo l’impatto negativo di un contenuto emotivo potenzialmente pericoloso. (rivista .Le scienze).
Nell’ultima rivista di psichiatria (supplemento al volume 47 n. 2 Marzo/Aprile 2012) viene messo in evidenza il substrato neurobiologico della terapia con l’ìE.M.D.R.

Negli ultimi anni diversi studi hanno dimostrato come il disturbo da stress post-traumatico (PTSD) causi cambiamenti sia anatomici sia funzionali in specifiche aree cerebrali associate alla risposta emotiva al trauma e all’insorgenza dei sintomi correlati. Indagini di neuroimaging funzionale (tomografia a emissione di fotone singolo, SPECT, e a emissione di positroni, PET) e strutturale (risonanza magnetica, RM) hanno evidenziato significative variazioni neuropatologiche in pazienti con PTSD durante la rivisitazione del trauma, assegnando un ruolo specifico a ognuna delle aree cerebrali coinvolte nel complesso meccanismo che sottende l’elaborazione delle emozioni.

L’impiego delle tecniche di neuroimaging consente inoltre di studiare i correlati neurali delle varie psicoterapie e gli effetti delle stesse sulle funzioni cerebrali. Nell’ambito dei diversi approcci psicoterapici, l’Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR) è emerso come metodo evidence-based per il trattamento del trauma e di altri disturbi d’ansia, e la sua modalità d’azione sui circuiti neurali è stata recentemente oggetto di accurate indagini funzionali nonostante solo un numero esiguo di esse abbiano potuto indagarne il substrato neurobiologico a causa delle difficoltà metodologiche incontrate.

Gli occhi svelano la memoria inconscia
Un gruppo di ricercatori dell’Università della California a Davis, in un articolo pubblicato dalla rivista “Neuron” afferma che le tracce dei ricordi possono essere rilevate dai movimenti degli occhi, anche quando una persona non è in grado (o magari non vuole ) riportarlia alla memoria. Le ricerche continuano per chiarire il ruolo dell’Ippocampo nella memoria e nella coscienza. I movimenti oculari, come osservano alcuni ricercatori, possono quindi essere sfruttati come una porta di accesso alla memoria in persone con difficoltà cognitive.

Molto si è già fatto e si è scritto e molto ancora c’è da indagare in questo campo.
Chi lavora con la tecnica dell’E.M.D.R., mette a disposizione i risultati positivi del lavoro finale che è il benessere del paziente per meglio capire il valore scientifico che la tecnica supporta.

E.M.D.R.
tecnica che sfrutta i movimenti oculari per, il cui meccanismo d’azione sembra essere associazione, ricollocazione e riconsolidamento di eventi traumatici.

Medicina psicosomatica dell’occhio:
Le emozioni e i sentimenti producono una certa ripercussione sull’organismo e ogni organo ha il suo linguaggio simbolico.

Gli occhi sono il punto d’entrata delle nostre immagini, ma non vediamo solo con gli occhi, noi vediamo con il cervello, e quindi per tutti gli studi di cui abbiamo detto sopra quello che vediamo si collega direttamente all’immagini interne, che ci riportano memorie antiche, emozioni e sentimenti. Infatti si dice che la rabbia offusca la vista e che chiudiamo un occhio in certe situazioni, o che alcune situazioni sono fumo negli occhi.

Così la miopia ci costringe a considerare più da vicino tutto ciò che ci circonda e che non vorremmo vedere; così la presbiopia dell’anziano è indice che vorrebbe trascurare le piccolezze quotidiane e dovrebbe essere di larghe vedute.
Le lacrime degli occhi svelano emozioni, gioia, sofferenza.

Le immagini della mente attraverso gli occhi:
A volte quello che vediamo è limpido, chiaro, ma la mente ce lo fa vedere in un altro modo, perché permeato dai collegamenti delle reti neurali che attraverso il nervo ottico hanno accesso alla memoria degli eventi.

Così vediamo con gli occhi, ma soprattutto guardiamo con le immagini del cervello, con i simboli dell’immaginario e dell’inconscio collettivo che sono stampati nella nostra storia personale e in quella dell’Uomo.

I collegamenti mente-corpo sono necessari per elaborare il vero significato della realtà del mondo, che non è mai come la vediamo al primo sguardo.

Appunti personali sul mio lavoro:

Come psicoterapeuta lavoro con le immagini, con l’E.M.D.R. e i suoi movimenti oculari e mi rendo sempre più conto che non possiamo sottovalutare nessuna piccola emozione che va a depositarsi dentro di noi, perché viene ricordata ed elaborata in modo unico e personale, ma i sistemi di accesso a questi ricordi sono uguali per tutti. Così scopriamo come sono importanti i primi anni di vita per formulare un attaccamento sicuro, o insicuro allo svolgersi delle reazione della nostra vita.

Lavorare con le immagini inconsce e dare valore ad ogni piccola emozione che ci riporta il paziente (ci aiuta ad aiutarlo meglio).

La neuroscienza ancora di più supporta i nostri lavori come psicoterapeuti dimostrando come l’Uomo sia un’entità unica fatta di sentimenti, emozioni, corpo e cervello che lavorano insieme e che il disagio è costituito da una mancata armonia fra tutte queste parti.