La Maculopatia Senile: una Frontiera Per Il Nuovo Millennio

L’allungamento medio della vita ci porta a considerare con maggior attenzione: la qualità della vita. Sempre più spesso persone di età superiore ai 65 anni si lamentano di vedere distorte le immagini, come se queste fossero sott’acqua o di non riuscire del tutto a distinguerle perché coperte da macchie nere.

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A volte lamentano problemi nella lettura perché le lettere su cui fissano l’attenzione appaiono confuse e distorte.

Tutti questi disturbi sono provocati da una particolare condizione funzionale ed anatomica della retina: la Degenerazione Maculare Senile (DMS).

La DMS è una alterazione progressiva della regione centrale del tessuto retinico, la macula, deputata alla visione centrale, cioè alla distinzione dei dettagli più fini delle immagini ed al riconoscimento dei colori.

Tale alterazione può provocare una drastica riduzione del campo visivo, ledendo grandemente l’autonomia della persona. Nei paesi industrializzati la DMS rappresenta la prima causa di cecità legale. La malattia è stata individuata alla fine dell’800, ma soltanto negli ultimi decenni il miglioramento delle tecniche diagnostiche – soprattutto con l’utilizzo della fluoroangiografia – ha permesso di individuare precocemente i quadri clinici.

Gli sforzi attuali dell’oftalmologia mirano al riconoscimento tempestivo delle lesioni retiniche iniziali, i cosiddetti DRUSEN (dal tedesco Geode).

Nella fase iniziale della DMS, infatti, i pazienti non lamentano sintomi, godono ancora di una buona vista e solo l’esame fluoroangiografico è in grado di rilevare le lesioni maculari in fase iniziale.