Sebbene i cortisteroidi rimangano il miglior trattamento per le uveiti, questo tipo di medicine possono causare effetti collaterali indesiderabili e possono non controllare adeguatamente la malattia. Sono stati fatti nuovi studi e nuove ricerche identificando nuovi target per l’immunoterapia.
Secondo il Dr. Scott Whitcup (USA) l’errore più comune nella prescrizione degli steroidi è quello di dare una terapia topica utilizzando bassi dosi iniziali. L’uso degli steroidi per lungo tempo può provocare gravi effetti. Per esempio è stato fatto uno studio nel settore della reumatologia ed è stato riscontrato che l’uso di steroidi è stato associato alla diminuzione della vita media.
In oculistica se un paziente necessita di prednisone per più di 2 o 3 mesi a dosi più alte di 10 mg al giorno, si tende ad associare l’uso di agenti steroid-sparing (esempio: cyclosporine, azathioprine e cyclophosphamide).
I pazienti che assumono più di 7,5 mg di steroidi al giorno possono ridurre di circa il 3% l’osso trabeculare della spina lombare entro un anno. La riduzione aumenta al 15% se i pazienti assumono da 10 a 25 mg al giorno.
In questo caso occorre prescrivere anche del calcio e della vitamina D per prevenire l’osteoporosi. Esercizi e alcuni cambiamenti dello stile di vita possono ridurre l’osteoporosi. Se questi studi dimostrano la riduzione delle ossa, c’è un certo numero di nuovi medicinali che possono essere prescritti per evitarlo. Un grosso effetto collaterale è il glaucoma, che però può essere evitato facendo delle iniezioni perioculari. In rari casi alcuni pazienti possono avere una reazione allergica.
Secondo il Dr. Whitcup la dose ottimale di prednisone è di 1 – 1,5 mg al giorno. A seconda della risposta dei pazienti la terapia deve essere completata al massimo entro tre mesi.