Identificazione Retinica a prova di Errore

I ricercatori dell’Università di Baltimora affermano di aver identificato un metodo di riconoscimento delle persone ancora più preciso delle ” impronte digitali ” rispetto alle immagini retiniche o iridee.

identita

Nella comunicazione presentata a novembre 1999 al Congress American Academy of Ophtalmology Min C.Kim ha sostenuto che le fini strutture radiali alla base del limbus (la zona compresa tra radice della cornea e zona di transizione congiuntivale) descritta come ” le palizzate di Vogt ” hanno tutte le specificità ed unicità per essere digitalizzate e dimostrare l’identità di ogni singolo individuo.
I vantaggi di questa metodica sono che le palpebre coprono normalmente le palizzate di Vogt e che negli anni queste non si modificano. L’esame retinografico, oltre che di esecuzione difficile può negli anni non essere più proponibile per la comparsa o di distrofie corneali o di catarrata o di alterazioni retiniche come la maculopatia senile o diabetica.
Nell’iridografia potrebbe essere possibile per malintenzionati rubare l’identità di qualcuno usando una macchina fotografica digitale ad alta definizione utilizzando la foto di qualcuno con gli occhi aperti. C’è qualcosa da sottolineare per spingere ad adottare un sistema di riconoscimento che può essere nascosto alla vista afferma il Dr. Kim ” nessuno può rubare se non li si lascia fare.”