L’incidenza del glaucoma aumenta progressivamente con l’età, soprattutto dopo i quarant’anni, mentre non ci sono differenze significative tra maschi e femmine. Dal punto di vista etnico, la razza nera ha una maggiore incidenza assoluta della malattia, mentre nelle popolazioni asiatiche è più frequente la varietà ad angolo chiuso, a causa della particolare conformazione del globo oculare.
Un altro elemento di rischio è la presenza di familiari consanguinei affetti dalla stessa malattia: circa il 20-25 per cento dei casi di glaucoma primario ad angolo aperto ha infatti una familiarità positiva e il rischio stimato per i consanguinei oscilla, secondo le statistiche, dal 4 al 16 per cento.
Tra le malattie sistemiche, quelle che compromettono o alterano la circolazione del sangue sono fortemente sospettate di generare o favorire il glaucoma. Pertanto il diabete, l’ipertensione arteriosa (ma anche l’ipotensione) e l’aterosclerosi sono indicate tra i possibili fattori predisponesti.
Tra le malattie oculari che possono essere fattore di rischio per l’insorgenza di glaucoma secondario si riconoscono:
- traumi oculari
- trombosi dei vasi retinici
- infiammazioni interne dell’occhio
- difetti di vista (come miopia e ipermetropia) di intensità elevata
- cataratta (opacizzazione del cristallino)
- interventi chirurgici come:
- l’estrazione della cataratta con complicazioni durante l’intervento
- estrazione di una cataratta ipermatura
- asportazione di tumori dell’occhio
Da ultimo va segnalato che il trattamento locale o sistemico a lungo termine con corticosteroidi, in assenza di un adeguato controllo oftalmologico, può causare glaucoma a qualsiasi età.