I Principali Difetti Visivi: Miopia Ipermetropia Astigmatismo Presbiopia

Vediamo innanzirtutto di capire cosa sono i decimi e le diottrie.  La prestazione visiva raggiungibile da ciascun occhio (acutezza visiva) viene misurata in decimi; la capacità visiva di un occhio sano (l’acutezza visiva massima raggiungibile da un occhio) è mediamente di 10/10.

oculistica

Le diottrie misurano, invece, la potenza delle lenti e vengono utilizzate per quantificare i difetti refrattivi. Le persone che presentano un difetto perfettamente corretto con lenti possono avere una capacità visiva di 10/10.

Miopia

E’ una condizione che permette di vedere chiaramente gli oggetti vicini, ma sfocati quelli distanti. Un’eccessiva curvatura della cornea o un eccessivo allungamento del globo oculare fanno sì che i raggi luminosi vengano focalizzati su un piano posto davanti alla retina. La miopia può anche essere causata da una superiore curvatura del cristallino rispetto alla norma o ad un suo aumentato potere refrattivo.

Ipermetropia

Nell’occhio ipermetrope la curvatura della cornea non è sufficiente per la lunghezza oculare che è ridotta rispetto a quella di un occhio normale. I raggi luminosi provenienti da oggetti sia vicini che lontani non vengono messi a fuoco sulla retina, bensì su un piano dietro di essa: in questo caso, l’ipermetrope vede male gli oggetti vicini e in parte anche quelli lontani. L’ipermetropia può essere compensata, entro certi limiti, sfruttando l’accomodazione, il meccanismo naturale che permette all’occhio la messa a fuoco: ciò consente di vedere nitidamente, ma lo sforzo esercitato può provocare affaticamento.

Astigmatismo

E’ una condizione dovuta ad una deformazione della cornea: le immagini, a qualunque distanza, appaiono indistinte, schiacciate e distorte lungo una certa direzione che dipende da quella dell’asse dell’astigmatismo. Normalmente la cornea ha una forma sferica; nell’occhio astigmatico, invece, essa presenta un profilo ellissoidale (ovale). Essendo, dunque, la curvatura della cornea irregolare, non uniforme, i raggi luminosi provenienti dagli oggetti non vengono rifratti ugualmente in tutte le direzioni, ma cadono su piani diversi tra loro rispetto alla retina.

Presbiopia

Questa non è ina malattia. Per accomodazione si intende la naturale capacità del cristallino, attraverso piccolissimi movimenti, di cambiare la messa a fuoco a seconda della distanza degli oggetti. Lentamente, dopo i 40 anni, tale capacità tende a ridursi a causa dell’indurimento del cristallino. La presbiopia è la perdita di accomodazione dovuta all’età. Chi ne è affetto fatica a mettere a fuoco in rapida successione immagini distanti e vicine, ha difficoltà nella lettura e nelle attività da vicino. La presbiopia può essere corretta mediante l’utilizzo di lenti.

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