Milioni di italiani hanno problemi alla vista. Tra i più comuni, destinati ad aumentare nei prossimi anni, ci sono disturbi visivi con i quali tutti, direttamente o indirettamente, facciamo i conti: miopia, ipermetropia, astigmatismo, anisometropia e presbiopia. Nomi dietro i quali si nasconde anche un problema di sicurezza. Basti pensare che, secondo una recente ricerca di Grand Vision Italy, retailer internazionale leader nel settore dell’ottica, il 60% degli incidenti stradali nel nostro Paese avviene per problemi legati alla vista. Eppure, in base ad un’indagine internazionale condotta dall’Istituto di ricerche YouGov, solo il 39% degli italiani sostiene il test della vista una volta l’anno.
Ecco perché la prevenzione, con frequenti visite specialistiche, è molto importante per queste patologie. A volte, comunque, sottoporsi a controlli periodici non è sufficiente per evitare di incorrere, in tutte le fasi della vita, compresa l’infanzia, in disturbi visivi preoccupanti o fastidiosi. Gli occhiali e le lenti a contatto non sempre bastano o sono la soluzione migliore e più comoda. Una valida possibilità e spesso una necessità, da valutare attraverso un’accurata visita preliminare e agli esami specialistici del caso, è costituita dalla chirurgia refrattiva. L’intervento ha lo scopo di correggere i difetti della vista, in particolare miopia, ipermetropia, astigmatismo, e a consentire la buona focalizzazione delle immagini sulla retina senza l’impiego di lenti.
Chirurgia refrattiva – E’ una branca della medicina oculistica da quaranta anni. Nel corso di quattro decenni il principio basilare è rimasto lo stesso: intervenire sulla cornea, lente naturale posta nella parte anteriore del bulbo oculare, in modo da ripristinarne la giusta curvatura e, di conseguenza, la capacità di far arrivare i raggi luminosi sulla retina, dove sono convertiti in immagini. Se l’obiettivo della chirurgia refrattiva non si è modificato nel tempo, a cambiare sono state le tecniche oftalmologiche.
In particolare, da poco più di venti anni, per la correzione dei difetti visivi, si è affermato sempre di più l’uso del laser ad eccimeri. In sostanza la luce, come se fosse un bisturi, crea un fascio di fotoni chimicamente eccitati che vanno a incidere la cornea e, asportando minime quantità di tessuto nella zona interessata, ne variano la forma con grande precisione. Il risultato è la modificazione della geometria corneale e la conseguente eliminazione del difetto refrattivo (miopia, ipermetropia, astigmatismo). L’intervento laser consente quindi al paziente di tornare a vedere in maniera corretta.
Oggi per risolvere i disturbi visivi esistono diverse tecniche di chirurgia refrattiva, tutte realizzate con l’impiego del laser: Prk, Lasek, Femtolasik. Le prime due, che prevedono rispettivamente l’ablazione e il sollevamento dell’epitelio prima di intervenire con il laser ad eccimeri sulla superficie corneale, sono indicate per difetti della vista di grado lieve e moderato, qualora la cornea abbia uno spessore ridotto.
La Femtolasik è l’ultima innovazione nella chirurgia refrattiva ed è preferita per correggere difetti visivi di grado lieve e moderato quando la cornea ha uno spessore maggiore. Il femtolaser, ad altissima precisione, crea un sottile lembo nel tessuto corneale, sotto al quale si esegue l’ablazione con il laser ad eccimeri, che elimina definitivamente il difetto visivo. Il lembo è poi riposizionato sul letto corneale, con un’immediata ripresa della trasparenza corneale ed un decorso post operatorio molto rapido. Tutte queste tecniche consentono di operare l’occhio in pochi minuti e in anestesia topica, solo con l’uso di gocce di collirio anestetico prima e durante l’intervento. Il ritorno alla piena funzionalità della vista e alle attività quotidiane è molto rapido.
Intervento miopia con laser – La miopia è un difetto visivo molto comune, dovuto a una forma dell’occhio leggermente allungata, che rende sfocata l’immagine degli oggetti lontani. Per correggerlo, soprattutto per miopie medie ed elevate, oltre a quelle già citate, si sta affermando la tecnica Smile. In questo caso il chirurgo utilizza solo il laser a femtosecondi e opera, a superficie della cornea intatta, solo due piccole incisioni laterali da cui estrarre il tessuto per eliminare il difetto visivo.