E’ noto che la cataratta é uno dei più comuni sintomi di invecchiamento oculare: questa patologia oculare interessa infatti un gran numero di persone anziane e comporta la progressiva opacizzazione del cristallino, la lente naturale dell’occhio che consente una visione nitida e definita. Con il trascorrere degli anni, a causa dell’ossidazione delle proteine che lo costituiscono, il cristallino tende ad indurirsi e a perdere la sua funzionalità; la vista così appare offuscata. La soluzione chirurgica – che prevede la rimozione della capsula del cristallino e l’inserimento di una lente artificiale – è la più praticata ed è quella che garantisce migliori risultati.
Interventi precisi e azzerato rischio di complicanze con Axsis
Oggi la terapia chirurgica per la cura della cataratta compie un ulteriore passo avanti con Axsis, un nuovo strumento robotico ad altissima precisione che consente di operare i pazienti con un margine di errore minimo. Ideato dalla Cambridge Consultants, Axsis è composto da due braccia robotiche terminanti in speciali bisturi che, telecomandati dal chirurgo tramite un particolare joystick aptico (capace cioè di inviare sensazioni tattili a chi lo manovra), sono in grado di operare in uno spazio ridottissimo, appena 10 millimetri. Le “dita” robotiche di Axsis, assieme alla proiezione dell’occhio del paziente su uno schermo in grado di ingrandire a dismisura l’immagine, consentono di realizzare interventi di rimozione della cataratta con una precisione finora impossibile anche al migliore chirurgo e di evitare l’accadere di rare ma spiacevoli complicanze quali la lesione del retro del cristallino.