Be My Eyes è la prima applicazione sul mercato che permette alle persone con disabilità visiva di entrare in contatto con aiutanti vedenti tramite una chiamata video diretta
Scegliere l’abbinamento più appropriato nell’armadio, verificare la data di scadenza del latte o prendere l’ingrediente giusto nel frigorifero per preparare la cena… Tutte queste attività, immediate e quasi automatiche per una persona normovedente, diventano per chi soffre di disabilità visiva sfide quotidiane per risolvere le quali è spesso necessario l’aiuto di un’altra persona. Non sempre però è possibile avere qualcuno accanto…
Ecco allora Be My Eyes.
Be My Eyes, letteralmente “Sii i miei occhi” è un’innovativa applicazione per smarthpone che rende la vita più facile alle persone con disabilità visiva collegandole rapidamente con “aiutanti” vedenti. Questo permette agli ipovedenti di gestire e risolvere con efficacia i grandi e piccoli compiti quotidiani, mentre regala ai vedenti la gioia di aiutare una persona in difficoltà in modo semplice e informale.
Come funziona Be My Eyes
Quando la persona ipovedente ha bisogno di aiuto, invia una richiesta tramite l’app scaricata sul proprio smartphone. La notifica raggiunge i telefoni dei volontari che possono accettare o rifiutare la richiesta di aiuto in base alla propria disponibilità del momento. Il primo volontario disponibile si collega con una video chiamata in cui può descrivere alla persona cieca ciò che vede attraverso la telecamera dello smartphone e rispondere alla sue domande. Più facile di così!
Come è nata Be My Eyes
Ideatore dell’app è il danese Hans Jørgen Wiberg, egli stesso disabile visivo. Lavorando presso “The Danish Association of the Blind ” ha riscontrato come i non vedenti spesso abbiano bisogno di aiuto per far fronte alle semplici attività quotidiane e si è reso conto che la tecnologia può fornire una soluzione. In aprile 2012 ha presentato la prima idea dell’applicazione ad un evento di start up in Danimarca.
A questo evento è seguita la formazione di una squadra pronta a fare di Be My Eyes una realtà. Il 4 ottobre 2013 Wiberg ha presentato ufficialmente Be My Eyes in una appassionata Ted Talk (visibile al sito https://youtu.be/IfeLJxCSLC0) che continua a suscitare interesse ed a contribuire all’ “arruolamento” di centinaia di migliaia di volontari in tutto il mondo. L’applicazione è stata lanciata il 15 gennaio 2015 ed il suo successo è stato immediato. I numeri parlano da soli: al momento ci sono 32.000 utenti ipovedenti registrati e 120.000 volontari. Le richieste di aiuto evase sono state quasi 200.000. I volontari parlano più di 50 lingue e sono una comunità in crescita in tutto il mondo.
Al momento l’app è disponibile solo per Apple IPhone ma i programmatori stanno già lavorando su versioni compatibili con Android ed i computer desktop, in modo da poter diffondere il più possibile il suo utilizzo.
Per qualsiasi informazione in più ecco il sito dell’app http://www.bemyeyes.org.