Una ricerca, pubblicata sul numero di novembre 2008 di Mayo Clinic Proceedings, si pone come obiettivo quello di aiutare medici e altri professionisti a determinare con esattezza la diagnosi e la cura delle malattie all’occhio.
Dallo studio è emerso che i disturbi del sonno influenzano anche la funzione extracelebrale: una volta conosciute le conseguenze fisiologiche dei disordini, non sorprende che ci siano importanti associazioni tra problemi oftalmologici e disordini specifici del sonno.
L’apnea notturna (OSA), uno dei problemi del riposo più diffuso, è caratterizzato da ripetitivi episodi di ostruzione della normale respirazione che durano dai 10 secondi ai 2 minuti, causando fino al 30% di diminuzione del flusso d’aria e dal 3 al 4% di desaturazione dell’ossigeno. L’OSA è stato collegato al glaucoma, per cui sono consigliati esami abituali a chi soffre di questo disturbo, in modo da valutare i primi segnali di questa e di altre malattie all’occhio.
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