Malattia di Eales o Vasculopatia Obliterante della Retina Periferica

La malattia di Eales è una vasculopatia obliterante, che interessa principalmente la retina periferica. E’ una malattia rara, conosciuta anche come periflebite periferica idiomatica o perivasculite retinica o periflebite periferica idiomatica. Sebbene si fosse rienuto in passato che colpise giovani adulti sani, si riscontra in persone di tutte le età ed è di solito bilaterale.

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Nelle fasi iniziali, si osservano come dei manicotti attorno ai vasi sanguigni ed una occlusione focalizzata dei vasi periferici della retina. Successivamente si formano ampie aree dove non si ha la circolazione del sangue che tendono ad estendersi posteriormente. Nei punti di transizione tra la retina perfusa e quella non ben vascolarizzata si può instaurare una neovascolarizzazione che determina frequenti emorragie nel vitreo.

La malattia fu descritta per la prima volta da Henry Eales nel 1880: in tale occasione furono messi in relazione emorragie vitreali ricorrenti in giovani maschi con epistassi e stipsi. Nel 1887 Wadsworth descrisse l’infiammazione e la neovascolarizzazione associate a questa malattia. La malattia di Eales non deve essere confusa con le complicanze (complicazioni) di malattie generali ad eziologia (causa) nota come:

  • sarcoidosi
  • lupus eritematoso sistemico
  • diabete mellito
  • anemia falciforme
  • collagenopatia vascolare.

Tipicamente colpisce giovani adulti e sani. L’età media al momento dell’insorgenza è tra i 20 e i 30 anni. I pazienti di solito presentano sintomi connessi ad una emorragia vitreale come corpi mobili e riduzione della acutezza visiva. La maggior parte dei pazienti presenta un interessamento bilaterale. Il decorso naturale della malattia è variabile potendo condurre alla sola percezione della luce ma la maggior parte dei pazienti conserva un discreto residuo visivo.

La regione maculare, vale a dire il centro della visione, non è solitamente colpito dalle infezioni venendo così risparmiata la visione centrale. L’emorragia vitreale è la più frequente causa di riduzione visiva. Di solito l’emorragia si deposita nelle parte inferiore del vitreo ed è gradualmente riassorbita in diverse settimane o mesi con il ritorno alla normale acuità visiva centrale.

Una riduzione visiva grave e permanente di solito consegue a complicanze associate a neovascolarizzazione, come:

  • emorragia vitreale persistente
  • distacco di retina
  • glaucoma neovascolare.

Terapia

Negli ultimi anni si è preferito proporre l’utilizzo del trattamento laser fotocoagulativo, come per la retinopatia diabetica. Numerosi ricercatori hanno dimostrato risultati favorevoli con una fotocoagulazione argon laser a bassa intensità e confluente, dalla retina non perfusa a quella apparentemente normale. Altri autori hanno usato una combinazione di crioterapia e fotocoagulazione laser. La vitrectomia può essere impiegata spesso con buoni risultati per rimuovere emorragie vitreali persistenti e fibrosi.

La malattia di Eales è una malattia identificata da tempo ma poco conosciuta. Fino a quando non si raggiungerà una maggior comprensione sull’eziologia e sulla patogenesi della malattia di Eales, saremo in grado solo di trattare le complicanze secondarie di questa malattia.