Istituto Chiossone – Al via “Occhio al Lavoro” per inserimento lavorativo disabili visivi

Istituto ChiossoneL’Istituto David Chiossone Onlus per i ciechi e gli ipovedenti in qualità di capofila, in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi della Liguria e con la Cooperativa Solidarietà e Lavoro, avvia il progetto “OCCHIO AL LAVORO” e attiva quattro corsi di formazione e aggiornamento professionale volti all’inserimento lavorativo dei disabili visivi. Il progetto, sviluppato nell’ambito del bando della Regione Liguria “Tutte le Abilità al Centro”e cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, durerà circa due anni.

L’offerta formativa si articola in quattro proposte: un nuovo corso di qualificazione professionale come “Centralinista telefonico”, con possibilità di accesso anche alla qualifica di “Operatore URP” (Ufficio Relazioni con il Pubblico) per disabili visivi non occupati; un corso di riqualificazione professionale come “operatore URP” (Ufficio Relazioni con il Pubblico) rivolto a disabili visivi già in possesso del diploma di centralinista telefonico; due percorsi professionalizzanti nel settore del turismo e servizi, artigianato e commercio per disabili visivi non occupati. I corsi coinvolgeranno quasi 50 giovani disabili visivi nella regione Liguria, i quali avranno anche l’opportunità di completare la propria formazione attraverso un periodo di work experiences, utile per una conoscenza diretta degli ambienti di lavoro

L’Istituto Chiossone avvia nel mese di marzo i colloqui necessari per partecipare ai corsi. Per informazioni: www.chiossone.it

Obiettivo del progetto “OCCHIO AL LAVORO” è di costruire percorsi diversificati che da un lato permettano di risolvere le difficoltà di inserimento lavorativo per diverse categorie di disabili visivi – ad esempio gli ipovedenti lievi, che non possono usufruire dei corsi professionalizzanti per centralinisti telefonici che per legge prevedono requisito visivo di 1/10, oppure persone over 40 che perdono il lavoro a causa di una sopraggiunta disabilità visiva – e dall’altro lato forniscano ai disabili visivi già occupati come centralisti ulteriori motivazioni e occasioni per arricchire la propria professionalità.