Blefaroplastica – Chirurgia delle palpebre

blefaroplastica

La zona occhi è la più fragile e delicata del viso. L’epidermide in questa sede è infatti sottile e trasparente e quindi maggiormente esposta all’aggressione degli agenti interni ed esterni. L’estetica degli occhi, e spesso di tutto il viso, può essere offuscata dalla ptosi palpebrale (cioè il cedimento verso il basso delle palpebre) e dalla formazione di accumuli adiposi localizzati (borse) che disturbano l’armonia e la freschezza del volto. Il cedimento della palpebra provoca inoltre un restringimento del campo visivo e conferisce un’espressione di stanchezza e tristezza allo sguardo. La soluzione a tali problemi è costituita dalla blefaroplastica.

blefaroplastica

Che cosa è la blefaroplastica
La Blefaroplastica è un intervento chirurgico volto ad eliminare le borse palpebrali rimuovendo l’eccesso di pelle e, quando necessario, il grasso periorbitario erniato. Conosciuta anche come chirurgia delle palpebre, la blefaroplastica migliora l’aspetto delle palpebre superiori, delle palpebre inferiori o di entrambe. Regala un aspetto ringiovanito alla zona circostante degli occhi, rendendo l’aspetto del viso più riposato e vigile e contribuisce ad un netto miglioramento del campo visivo. “La blefaroplastica superiore – spiega il Il Dottor Francesco Bernardini, specialista in Oftalmologia e Chirurgia Plastica Oculofacciale – è uno degli interventi in assoluto più richiesti dai pazienti che riscontrano un abbassamento della pelle della palpebra superiore o un vero e proprio abbassamento del margine della palpebra sull’occhio. L’intervento si svolge in circa 45 minuti in day hospital. Non c’è dolore nella maniera più assoluta, né durante né dopo l’intervento”.
Nella mia carriera – prosegue Bernardini – ho riscontrato che una sedazione endovenosa somministrata dall’anestesista con il controllo dei parametri vitali, offre al paziente un intervento quasi piacevole. Il paziente non ha stress, non ha paura, non sente dolore, non ha neanche il ricordo delle “punturine” che possono minimamente causare qualche bruciore. Raccomandazioni pratiche per ridurre l’edema e il gonfiore nelle prime ore consistono nel dormire per le prime notti su due cuscini, quindi con la testa un po’ rialzata, e utilizzare impacchi di ghiaccio con continuità durante la giornata”. La blefaroplastica inferiore rimuove invece l’eccesso di pelle e le rughe della palpebra inferiore. E’ anche indicata per eliminare le borse adipose e correggere l’abbassamento delle palpebre inferiori quando scoprono eccessivamente l’area bianca sotto l’iride. Oltre all’intervento di chirurgica classica che consiste nel togliere due lunette di pelle e un po’ di grasso nelle zone interessate, una tecnica molto valida utilizzata a livello della palpebra inferiore è detta TRANS-CONGIUNTIVALE.
“Questa tecnica – spiega il Dottor Luigi Mazzi, chirurgo plastico – è utile quando l’eccesso di pelle non è troppo e la borsa è determinata solo da tessuto adiposo erniato. In questo caso la cicatrice è posta all’interno della palpebra, nella piega della congiuntiva. In questo modo non sono visibili cicatrici esterne e non è necessario nemmeno suturare la ferita poiché la mucosa della congiuntiva è in grado di saldarsi in brevissimo tempo senza problemi”.

Rischi e complicazioni della blefaroplastica
La blefaroplastica è generalmente un intervento sicuro con rischio di complicanze molto basso.Tuttavia, trattandosi di un intervento estremamente delicato e preciso, in cui l’asportazione di un solo millimetro di troppo di pelle può causare gravissimi problemi al paziente, è necessario che sia eseguito da chirurghi di provata esperienza, anche perché le palpebre, a differenza di altre parti del corpo, non perdonano il minimo errore. Ad esempio in caso di blefaroplastica superiore il rischio maggiore è legato alla eccessiva rimozione di cute che impedisce la chiusura normale delle palpebre causando un lagoftalmo notturno con secchezza degli occhi, rossore e fotofobia (fastidio alla luce, specie al mattino).
La più frequente problematica riscontrata per la blefaroplastica inferiore è lo stiramento della palpebra inferiore verso il basso (definita ectropion), dovuto per lo più ad errori dei chirurghi che eccedono nell’asportare la pelle palpebrale. Un’altra complicanza è quella del cosiddetto “round-eye” o “occhio tondo”; ciò avviene perché il chirurgo rimuove troppa pelle nel compartimento laterale della palpebra inferiore. Al contrario, la scarsa asportazione del grasso e/o della pelle, dà luogo ad uno scarso miglioramento e ad un risultato poco soddisfacente. In questi casi sarà necessario ripetere l’intervento benché non prima di sei mesi.
Tra invece i fenomeni indesiderabili ma del tutto normali nella fase post intervento rientrano le ecchimosi a farfalla, evidenti soprattutto nelle persone anziane con pelle particolarmente lassa, sottile, e con problemi di fragilità vasale. La durata di tali ecchimosi è variabile da un periodo di sette a quindici-venti giorni. Per accelerare la scomparsa dell’edema è particolarmente utile la metodica del linfodrenaggio praticata da una brava estetista.

Blefaroplastica orientale
Sono una aumento le richieste di blefaroplastica da parte di persone di razza asiatica. I meccanismi di invecchiamento dello sguardo sono analoghi per occidentali caucasici e orientali, tuttavia l’anatomia oculare differisce notevolmente. In questi casi il chirurgo deve adottare specifiche attenzioni per non alterare la caratteristica forma “a mandorla” dell’occhio orientale.
Per le palpebre superiori l’incisione viene effettuata nella piega naturale, per quanto bassa sia con minima escissione di grasso, solo laddove ci siano evidenti eccessi. Al termine, durante la sutura della cute, la piega naturale viene riformata nella stessa posizione originaria.
Per le palpebre inferiori, si rimuovono le borse per via interna con escissione o riposizionamento del grasso palpebrale presente. Nessuna incisione esterna nelle palpebre inferiori e rispetto totale del disegno e della forma dell’occhio orientale.