Lenti a Contatto: Studio sugli Effetti dell’Uso a Lungo Termine

Lo scopo di tale ricerca è di valutare l’effetto dell’uso di lenti di contatto a lungo termine sullo spessore corneale, la curvatura e la regolarità della superficie corneale. Per le ricerche ci si è avvalsi di una prospettiva su basi cliniche di studi effettuati su una serie di casi.

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Sono stati presi in considerazione 40 occhi di 20 soggetti normali e 64 occhi di 35 soggetti che portano lenti a contatto da più di 5 anni. I metodi utilizzati sono stati il sistema di topografia corneale Orbscan, usato per valutare lo spessore corneale e l’intera curvatura, la curvatura anteriore e posteriore negli occhi normali e nei soggetti che portavano lenti a contatto su base regolare per più di 5 anni.

L’indice di TMS-1 della topografia corneale è stato utilizzato per determinare la regolarità della superficie corneale in soggetti che portavano lenti a contatto e occhi normali. Tutti gli esami topografici furono compiuti dopo che le lenti a contatto erano state rimosse da almeno 2 settimane.

Lo spessore corneale, la curvatura, l’indice di regolarità della superficie (SRI), l’indice di asimmetria della superficie (SAI), l’acuità visiva potenziale (PVA) e i modelli topografici sono stati comparati tra occhi normali e soggetti che portano lenti a contatto per più di 5 anni.

I risultati ottenuti sono i seguenti: i 64 occhi di 35 soggetti valutati dall’ Orbscan avevano una media di 13.45 + 6.42 anni di uso di lente di contatto. Il cattivo spessore corneale nel centro e in otto aree periferiche misurate nella lente a contatto portata dal soggetto fu ridotto significativamente da 30 a 50 mm rispetto ai soggetti normali (P <0.001 per i lai centrali e periferici).

Nessuna correlazione fu notata tra lo spessore corneale e centrale e il grado di miopia in diottrie (r=0.15, 0.10 <0.25). La curvatura corneale, massima cheratometria (Max K) e minima cheratomeria (Min K) nella lettura, erano significativamente impregnati in occhi che portano lenti a contatto rispetto agli occhi normali (P <0.01 per Max K e Min K misurati da entrambi gli strumenti).

Nessuna differenza significativa nell’astigmatismo corneale è stata notata tra i gruppi. Il SRI e SAI, ma non i PVA, dei TMS-1 erano significativamente più grandi in chi portava le lenti a contatto rispetto al gruppo del controllo (P <0.01 per SRI e SAI, P=0,15 per PVA).

Il pattern color-coded di tutta la curvatura e l’elevazione delle mappe fatte con entrambi gli strumenti, non mostrarono differenza significativa tra soggetti che portano lenti a contatto e il gruppo del controllo. Non c’era differenza significativa tra misurazioni della curvatura corneale prese col Sistema di Orbscan o il Sistema del TMS-1 sia nel gruppo normale che nei gruppi con le lenti a contatto.

In conclusione l’uso della lente a contatto a lungo termine sembra far diminuire lo spessore corneale, aumentare la curvatura corneale e le irregolarità della superficie.